L’idea della creazione di un organismo di tutela del pizzocchero nasce dall’esigenza di difendere il piatto forte dell’enogastronomia valtellinese dalle imitazioni valorizzandolo al tempo stesso come simbolo di una cultura antica.
“Noi valtellinesi, noi tellini ben conosciamo i pizzoccheri, molto li amiamo e sappiamo i segreti delle ricette (che abbiamo conservato gelosamente).
Abbiamo fatto in modo, negli ultimi anni, che i pizzoccheri fossero conosciuti e apprezzati da un numero sempre più consistente di appassionati gastronomi e cultori delle cucine regionali. Avevamo anche la sensazione che il lavoro fatto dai ristoratori e dagli albergatori, soprattutto dell’area tellina, andasse sostenuto da un consorzio o da un’associazione e per questo abbiamo creato, nel 2002, l’Accademia del pizzocchero di Teglio. I Pizzoccheri facevano parte della nostra tradizione locale, ora sono molto più conosciuti in Lombardia, in Italia ed all’estero”.
[Cit. Rezio Donchi durante la Presentazione del libro: Gerardo Monizza, Di grano antico. Elogio dei pizzoccheri di Teglio, Como, NodoLibri, 2005:]
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